Lo smart working, sebbene offra flessibilità, può compromettere il benessere psicologico a causa della mancanza di confini tra vita lavorativa e personale, dell’isolamento sociale e dell’iperconnessione. In questo contesto, il burnout – uno stato di esaurimento emotivo, distacco dal lavoro e calo della produttività – rappresenta un rischio concreto e crescente.