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Burnout e Smart Working: Come Ritrovare l’Equilibrio
- Giugno 12, 2025
- Pubblicato da: admin
- Categoria: Articoli Psicologia

Burnout e Smart Working: Come Ritrovare l’Equilibrio
Negli ultimi anni, lo smart working è passato da modalità eccezionale a prassi quotidiana. Se da una parte offre vantaggi organizzativi e una maggiore autonomia, dall’altra può minacciare l’equilibrio psico-emotivo del lavoratore, in particolare se non vengono gestiti in modo sano i confini tra sfera personale e lavorativa. Uno dei rischi più frequenti in questo contesto è il burnout, una condizione sempre più diffusa, spesso sottovalutata.

Burnout: Cos’è e Come si Manifesta
Il burnout è una forma di esaurimento psicofisico legata allo stress cronico da lavoro. Non si tratta solo di una semplice stanchezza, ma di un malessere profondo che compromette la qualità della vita e il funzionamento quotidiano. I sintomi principali includono:
- Esaurimento emotivo: stanchezza costante, irritabilità, perdita di entusiasmo.
- Distacco mentale dal lavoro: cinismo, apatia, difficoltà a provare interesse.
- Riduzione dell’efficacia professionale: senso di inefficacia, perdita di motivazione.
Nel contesto del lavoro da remoto, questi segnali possono emergere gradualmente, rendendo difficile individuarli e intervenire per tempo.
Perché lo Smart Working Può Favorire il Burnout
Sebbene possa sembrare più comodo e meno stressante, lo smart working comporta una serie di rischi psicologici se non viene gestito correttamente:
- Mancanza di confini
L’assenza di separazione tra casa e ufficio può portare a una fusione tra tempo lavorativo e tempo personale, rendendo difficile “staccare”. - Senso di isolamento
Lavorare da soli, senza interazioni dirette con colleghi, può ridurre il senso di appartenenza e aumentare ansia e tristezza. - Iperconnessione
L’uso costante di strumenti digitali e la reperibilità continua favoriscono un sovraccarico mentale. - Pressione da performance
La sensazione di dover “dimostrare” di lavorare può portare a ritmi più intensi e a un autosfruttamento involontario.
Work-Life Balance: L’Importanza dell’Equilibrio
Mantenere un work-life balance sano è essenziale per prevenire il burnout. Si tratta di trovare un equilibrio sostenibile tra il tempo e l’energia dedicati al lavoro e quelli riservati
alla vita personale, agli affetti e al tempo libero. Il disequilibrio, soprattutto se cronico, può portare a frustrazione, stress, difficoltà relazionali e ridotta qualità della vita.

Strategie Psicologiche per Prevenire il Burnout
Per favorire il benessere mentale durante il lavoro da remoto, è utile adottare alcune strategie psicologiche validate:
1. Stabilire confini netti
- Crea un’area dedicata al lavoro, anche se piccola.
- Fissa orari precisi di inizio e fine giornata.
- Non rispondere a email o messaggi fuori orario, se non strettamente necessario.
2. Curare la routine quotidiana
- Inserisci pause regolari e pianificate.
- Inizia e termina la giornata con attività simboliche (es. una passeggiata, un tè, un esercizio di respirazione).
- Alterna attività cognitive a momenti di distensione o movimento.
3. Monitorare il proprio benessere emotivo
- Presta attenzione a segnali come insonnia, irritabilità, senso di inutilità.
- Usa un diario emotivo o un’app di monitoraggio per osservare il tuo stato d’animo.
- Non esitare a chiedere supporto psicologico se i sintomi persistono.
4. Favorire le connessioni sociali
- Mantieni attivi i rapporti con colleghi e amici, anche attraverso videochiamate.
- Condividi le difficoltà: parlare aiuta a ridurre la pressione interna.
- Crea momenti di leggerezza, anche nel contesto lavorativo.
5. Potenziare le risorse interne
Potenziare le risorse interne per contrastare l’effetto del burnout attraverso percorsi psicoterapeutici è un approccio fondamentale nella prevenzione e nel trattamento di questa sindrome. Le risorse interne includono la resilienza, l’autoefficacia, la regolazione emotiva, la consapevolezza di sé e il senso di scopo. Diverse specializzazioni psicoterapeutiche offrono strumenti per svilupparle in modi distinti ma complementari.
E’ importante,inoltre:
- Riconoscere schemi mentali disfunzionali (es. perfezionismo, colpa).
- Sviluppare maggiore autocompassione.
- Imparare tecniche di gestione dello stress, come il rilassamento muscolare progressivo o la mindfulness .
- Sviluppare maggiore autocompassione.

Conclusioni
Il lavoro da remoto è una risorsa preziosa, ma può diventare un fattore di rischio per il benessere psicologico se gestito senza consapevolezza. Il burnout non è un segno di debolezza, ma un campanello d’allarme da ascoltare e comprendere. Con le giuste strategie, è possibile ritrovare l’equilibrio, proteggere la salute mentale e vivere il lavoro in modo più sano e sostenibile.
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